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Fino Pietro

Titolo della tesi

CRONISTORIA DI UN’EMERGENZA  FITOSANITARIA CHE HA COLPITO L’OLIVICOLTURA PUGLIESE: Il caso di Xylella fastidiosa

Candidato

Pietro Fino

Relatore

Giuseppe Surico

Correlatore  
Anno Accademico 2013/2014
Riassunto

 A partire dall’autunno 2011 estesi fenomeni di disseccamento hanno cominciato a colpire gli oliveti salentini.
     La causa è stata imputata, nel corso dei mesi, a: lebbra, rodilegno giallo, rogna da Pseudomonas savastanoi, inquinamento ambientale, uso indiscriminato di prodotti chimici, uliveti poco curati, attacchi fungini, ecc.
    La malattia si è diffusa rapidamente tanto che  a  metà 2013 l’area infetta si estendeva su circa 8.000 ha.
     Solo a metà ottobre 2013 viene ufficializzato il ritrovamento di Xylella fastidiosa, un batterio da quarantena, negli olivi e in altre piante del Salento.
     Da questa data si inizia a parlare di  Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo (CoDiRO), con il coinvolgimento di X. Fastidiosa, del rodilegno giallo e di diverse specie di funghi.
     Vengono mobilitati diversi enti di ricerca compresi alcuni esperti statunitensi, ma la malattia continua ad espandersi e nell’estate 2014 arriva ad interessare un’ area di 23.000 ha nonostante l’adozione di alcune misure  di contenimento.
     Nei mesi successivi al ritrovamento del batterio, la stampa ha usato toni generalmente allarmistici – per la stampa il batterio è diventato il “killer” degli ulivi senza che si fosse ancora fatto un solo saggio di patogenicità di verifica – e non è riuscita a tenere distinta la malattia dalla presenza nel territorio di un batterio da quarantena.       
 Ultimamente, in seguito a degli esposti, è stata anche aperta dalla magistratura un’inchiesta per appurare le modalità di introduzione nel Salento del batterio e verificare l’esistenza di eventuali responsabilità.
     Questa vicenda mi ha permesso di trarre alcune conclusioni:

  • l’allarme è stato probabilmente dato con qualche ritardo;
  • il Servizio Fitosanitario Regionale non è stato forse messo nelle condizioni di monitorare sufficientemente e tempestivamente la situazione;
  • il gruppo di ricercatori che inizialmente si è occupato della malattia ha avuto qualche difficoltà nel fare una diagnosi completa della malattia;
  • si è spesso confuso Xylella fastidiosa con il CoDiRO, provocando una informazione non sempre corretta;
  • una comunicazione forse insufficiente sulla malattia ha fatto sì che fossero messe in giro delle teorie complottistiche a spiegazione della stessa.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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