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La coltivazione dell'origano (Origanum Heracleoticum L.) nella valle dell'Esaro.

Titolo della tesi


La coltivazione dell'origano (Origanum Heracleoticum L.) nella valle dell'Esaro.

 

Candidato


Giuseppe Marsico

 

Relatore


Enrico Palchetti

 

Correlatore


 

Anno Accademico


2015-16

 

Riassunto


Il lavoro di tesi: “La coltivazione dell’origano (Origanum heracleoticum L.) nella valle dell’Esaro”, ha avuto come obiettivo l’analisi delle possibilità di coltivazione della spezia nel territorio d’interesse e le tecniche agronomiche che si potrebbero adottare ai fini produttivi.

Dopo la descrizione botanica e tassonomica dell’origano si è passati alla caratterizzazione del territorio e all’analisi delle produzioni, anche di pregio, che si ottengono nella valle.

L’attenzione si è poi focalizzata su ricerca, propagazione e coltivazione di diversi ceppi di origano spontaneo (Origanum heracleoticum L.) presenti sul territorio, passando attraverso l’inquadramento tassonomico, alla valutazione delle resistenze degli stessi ad agenti biotici ed abiotici, e a considerazioni sulle diverse tecniche di coltivazione che possono ottimizzare le produzioni, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

Lo studio di tesi ha poi analizzato i processi di raccolta e post-raccolta, sia per la produzione dell’aromatica secca che dell’olio essenziale. Sono stati quindi individuati i tempi balsamici, le rese ottenibili, le modalità e i macchinari disponibili per la raccolta, l’essiccazione, la lavorazione e l’estrazione dell’olio. Infine sono stati elementi d’indagine gli aspetti economici delle produzioni e la valutazione del mercato di tali prodotti.

I risultati di questa ricerca hanno evidenziato la propensione del territorio a tali produzioni; infatti, la vocazione della valle alla coltivazione dell’origano è dovuta in particolare all’adattamento dei suddetti ceppi alle condizioni pedoclimatiche che qui si trovano, e che garantiscono al tempo stesso un’elevata qualità del prodotto finito. Inoltre, altra caratteristica del territorio che spinge ad ipotizzare l’incremento di questa aromatica è la ricchezza di terreni poco fertili e di superfici destinate oggi a coltivazioni poco redditizie e che invece si presterebbero bene ad ospitare coltivazioni di origano, viste le sue doti di rusticità. Infine, interessanti estensioni fertili sarebbero disponibili per la coltivazione di origano potendo sfruttare la consociazione con le due arboree regine della valle: il fico, ed in particolare l’olivo.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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