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Indagine sulla presenza di virus e viroidi degli agrumi in alcuni vivai della toscana

Titolo della tesi


Indagine sulla presenza di virus e viroidi degli agrumi in alcuni vivai della toscana

 

Candidato


Messina Concetta

 

Relatore


Marchi Guido

 

Correlatore


Domenico Rizzo

 

Anno Accademico


2015-16

 

Riassunto


Gli agrumi sono suscettibili a numerosi agenti di stress biotici e abiotici. Da un punto di vista epidemiologico particolarmente insidiosi sono gli agenti biotici trasmissibili per innesto (virus, viroidi e procarioti endogeni) in quanto essendo intimamente associati con il materiale vegetativo, si propagano assieme ad esso.

Gli agenti virali , virus e viroidi, sono dei parassiti obbligati strettamente biotrofi, che per la loro replicazione sfruttano i materiali , gli organuli e l’ATP della cellula ospite, sulla base delle informazioni contenute nel loro genoma (RNA o DNA a catena singola o doppia). Da un punto di vista fitosanitario questi agenti patogeni sono motivo di grande preoccupazione in quanto a causa della struttura molto semplice e della loro replicazione mediata dall’ospite, sono soggetti a continue mutazioni che portano di sovente alla formazione di nuovi genotipi e, talvolta, a nuove malattie.

Nel corso del triennio 2013-2014 il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana ha svolto una azione di monitoraggio finalizzata ad accertare la presenza nelle piante commercializzate da alcuni vivai della provincia di Pistoia di 3 virus Citrus tristeza (CTV), Citrus variegation (cvv) e Citrus psoris (cpsv) e 5 viroidi Citrus exocortis (CEVd) Citrus cachexia (HSVd), Citrus bent leaf (CBLVd), Citrus viroid IV e Citrus viroid III, noti come importanti agenti di malattie degli agrumi. Scopo di questo elaborato di tesi è stato quello di riorganizzare i dati diagnostici prodotti e di analizzarli per capire se esiste un reale pericolo di diffondere le entità virali attraverso la commercializzazione di piante infette.

Al fine di poter valutare l’incidenza dei diversi virus e viroidi nel comprensorio vivaistico Pistoiese e studiarne le variazioni, i dati sono stati analizzati nel seguente modo:

  • Stima, per singolo anno, dell’incidenza dei virus e dei viroidi all’interno dei singoli vivai e, la dove possibile, valutazione delle fluttuazioni temporali dell’incidenza;
  • Determinazione della cerchia d’ospite delle entità virali;
  • Verifica dell’esistenza di associazioni spontanee nelle piante ospite campionate, tra i diversi patogeni ricercati, così come talvolta suggerito dalla letteratura

Le analisi dei risultati dell’indexing hanno evidenziato una diffusa presenza in molti dei vivai ispezionati di molti dei patogeni monitorati. In linea generale il confronto tra le incidenze annuali rivela chiaramente che la diffusione degli otto agenti virali nel materiale di propagazione e nella piante commerciali, è andata aumentando nell’arco del triennio.

Ad esempio CEVd è risultato presente nel 25% dei vivai controllati nel 2012, nel 100% del 2013 e nel 91% del 2014. Viceversa CVd-IV è stato rinvenuto solo sporadicamente nell’arco del triennio e limitatamente nell’ 11% dei vivai monitorati.

Per quanto riguarda la cerchia d’ospite è emerso che nel comprensorio vivaistico Pistoiese questa è estremamente variabile da 21 specie e 6 ibridi nel caso del viroide CEVd, ad un minimo di 1 specie e 2 ibridi nel caso del viroide CVd-IV. Sulla base dei dati analizzati di particolare interesse risulta la cerchia del viroide CEVd in quanto è risultato presente nelle specie Citrus aurantium (L.), arancio amaro, Macrophilla (Wester), Alemow e Citrus reshni (Hort ex Tan.), mandarino cleopatra riportate dalla letteratura come specie tolleranti.

Infatti sebbene le piante monitorate non presentassero sintomi ascrivibili ad exocortide è comunque verosimile che queste rappresentino un importante serbatoio di inoculo del viroide, utile per la sua diffusione sia sulle brevi che lunghe distanze. Infine dall’’attento esame sulle associazioni tra agenti virali non è emersa alcuna particolare associazione tra i tre virus oggetto di monitoraggio ma un alto numero di piante sono risultate co-infettate da più viroidi contemporaneamente. Le associazioni che hanno registrato frequenze più alte sono state CEVd + HSVd , CEVd + HSVd+ CVd-III, CEVd + CVd-III e HSVd + CVd-III.

In conclusione è pressante a mio dire la necessità in primis di continuare ad attuare una ferrea politica di controllo sulle piante già presenti nel nostro territorio, prestando attenzione all’analisi ed all’elaborazione dei dati raccolti e in secondo luogo di difendersi dall’introduzione accidentale di materiale vegetale a rischio, soprattutto nell’ottica di una politica di libero scambio, di cooperazione e di interazione fra paesi che come si è visto nello studio, è un elemento necessario, per le aziende di produzione di piante ornamentali.

ULTIMO AGGIORNAMENTO

31.08.2023

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